Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/133


96

Can, e la provincia si chiama Tanguth 196 e adorano gli Idoli: e vi sono Turchi, e alcuni pochi Cristiani jNestorini, e anco 196. Tanguth. Bentink, od altri che nel secolo caduto descrissero la Tartarla Asiatica, avvalorarono alcuni errori Geografici intorno al Tangut non del tutto disgombrati. Il Tangut secondo la loro opinione à la Cina a Levante, il regno di Ava 0 di Brama a mezzodi, gli stati del Gran Mogol a Ponente, e quelli del Contaisch Gran Can dei Calmucchi a Tramontana. E diviso in due parti, la meridionale chiamasi propriamente il Tangut, la settentrionale il Tibet. (I\ecueil de Voy au Nord t. X. p. 100.) Questa errata opinione segue il celebre Padre Giorgi nel suo Alfabeto Tibetano (p. 9.) Pinckerton si accosta maggiormente al vero dicendo, il Tangut (Geogr. t. IV. p. 24S) comprendere la parte d«l Tibet, che è a maestro e parte della provincia di Chen - si. Deguignes sembrami aver colto nel segno asserendo ch’era il nome dato dai Tartari al regno appellato dai Cinesi Si - Hia o Hia occidentale. Lo fondarono alcuni popoli d’Origine Tibetana: la nuova nazione fu appellata Tanh-hiang. (Deguig. t. 1. p. 166). La famiglia che regno in detto paese governava da primo la provincia per gl’Imperaduri della Cina. Essi prenderono poscia il titolo di Re di Hia e il loro stato era composto di parte del Chen - si, e dei paesi degli Ortu, di Cliatcheu, del Kukonor, e delle contrada che erano in vicinanza del Lago di Lop. Etzina era una delle città principali di delto stato, e questa è la contrada dagli Scrittori occidentali detta Tangut. Incominciò ii regno di Hia di cui tanto favellano le storie Cinesi sul declinare del IX Secolo. Fu distrutto da Gengiscan nel 1226, regnante ivi un principe delto dai Cinesi Van-li-llien (ibid.) e dagli scrittori Arabi, e Persiani delle gesta di quel conquistatore Schisdacu. Il Mogollo disfece la sua poderosissima armata e tolse di vita 3ooooo combattenti. (Petis de la Croix lib. IV. CXI1I.). Schisdacu giunse alla residenza del Gran Can come prigioniero, otto giorni dopo la morte di esso, ma avea ordinato di farlo perire, e in ciò fu ubbidito (ibid.) Allora capitale del regno di Hia era Campion come appellala il Polo, che è città a 12 giornate a mezzodì di Etzina (ibid. p. 471). Ciò che dice Deguignes vien confermato da altri geografi e viaggiatori. Witzen dice che la Mongolia ha per confine meridionale il Tangut e il Turckestan (Voy. de Pallas t. VI. p. 36o not.) Rubriquis asserì che 1 Mugolìi vivevano in vasti pascoli a tramontana, e gl’Iguri nei monti del mezzodì, e che a Levante di essi erano i Tangutani, ei poscia fa menzione distinta come il Polo dei Tibetani (Apud. Berg. t. I. pag. 57). Aitone Armeno nel parlar dei Tartari dice. » Prima istarum natiónum i’artarorum nominati!r T.itar, quae a provincia in qua drgebant primitus nomen Sumpsit. Secunda appellatur Tangot (Tangut) ’ tertia Cunat, quarta Ialair: quinta Sonich: sexta Monghi, septima Tebeth (Cap. XVI. Nov. Orbis). Conferma adunque detto Scrittore come il Polo, che distinti paesi erano il Tibet e il Tangut e a me pire sia segnato il Tangut rettamente nella carta dell’Anville. Egli è vero che l’Alfabeto Tibetano chiamasi ancora Tangutano secondo Abulfaragio (Ilist. Gen. des Voy. t. VII. p. 49) il Georgi (Alph. Thibet. p. 9). Ma ciò non recherà maraviglia, rammentandosi che i Tangutani credonsi d’origine Yìbetaua: d’altronde pou da motivo di confondere insieme due popoli perchè