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strada; e ne son stati di quelli, che passando per questo deserto, hanno veduto un esercito di gente, che gli veniva incontro, e dubitando, che vogliano rubbarli, si sono messi a fuggire, e lasciata la str.’’la maestra, non sapendo più in quella ritornare, miseramente sono mancati dalla fame: e veramente sono cose maravigliose, e fuor d’ogni credenza, quelle che vengono narrate che fanno questi spiriti, in detto deserto, che alle fiate per aere, fanno sentire suoni di vari, e diversi islrumenti di musica e similmente tamburi, e strepiti d’arme, e però costumano d’andar molto stretti in compagnia; e innanzi che comincino a dormire, mettono un segnale verso che parte hanno da camminare, e a tutti li loro animali legano al collo un campanello, qual sentendosi, non li lascia uscire di strada: e con grandi travagli, e pericoli è di bisogno di passar per detto deserto. lf)‘ IO]. Questo Deserto. Sebbene accada non di rado che abbiano molti spaventi i viandanti che traversano i deserti dell’Asia e dall’Affrica, e che siano ingannati da non poche illusioni ottiche ed acustiche, come avvertimmo in altro luogo (t. I. p. 56 not. a) il Polo, giustifica la sua asserzione, col di’ re veramente sono cose maravigliose e fuor d’ogni credenza, quelle che vengono narrate » Infatti ecco ciò che leggesi in Visdelou (supp. a la Bibliot. Orient. d Ilerbel. p. i5f)) » Si pud (dice Ma - tuan - lìn Storico Cinese) andare dalla Cina nelVlìyghour per via molto più corta della comune, ma a ciò fare occorre passare per una pianura renosa, che ha più di cento le~ù ghe di lunghezza, da ogni parte non vedesi che ciclo e rena, senza che vi apparisca orma veruna di cammino. Coloro che vogliono traversarla non s’imbattono in altri segnali che in ossa d’uomini, e d’animali, o in escrementi di cammelo. In quel tragitto si ode ora cantare, ora piangere, e accade sovente che i viaggitori che vogliono investigarne le cagioni si smarriscono e periscono. Quelle voci sono di spiriti o di folletti. Perciò i viaggiatori e i mercanti preferiscano la via di /lami o Cartiil. Questo paese renoso comineia all’Oriente della citta di JSa-che-t chini, dalla quale vedesi il colle o passaggio detto Yu-meri - Kuan che e li vicino. Dopo tre giorni di cammino renoso, giungesi alla Valle dei Demoni, ivi si sacrifica a un nume per ot♦ ottenere che cessi il vento, caminasi altri cinque giorni e giungesi a un tempio. Si traversauo dei popoli differenti e dipoi si arriva alla capitale v dell ’ Ejghur i>. Ciascuno ravvisa che i racconti del Cinèse Ma-tuan-Un e del Polo sono conformi, e che derivano dalle stesse favole popolari.