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ancorchè i Cristiaui offerissero di pagarla, non volsero, perciocchè pensavano, che levandola via, la Chiesa dovesse rovinare. Per la qual cosa li Cristiani dolenti ricorsero a raccomandarsi al glorioso S. Giovanni, con grandi lacrime, e umiltà. E venuto il giorno, nel quale doveano restituire la detta pietra, per intercession del Santo, la colonna, si levò alta dalla base della detta pietra per palmi tre in aere, che facilmente si poteva levar via la pietra de’Saraceni, senza che gli fosse posto sostentamento alcuno, e così fìu al presente si vede detta colonna senz’ alcuna cosa sotto. Si è detto abbastanza di questo, dirassi della provincia di Carchan. C A P. XXXT. Della città di Carchan, dove gli uomini hanno le gambe grosse, e il gozzo nella gola. Di qui partendosi,8;i si vien nella provincia di Carchan, l8’ la cui lunghezza dura cinque giornate. Le genti osservano la legge di Macometto ’ e vi sono alcuni Cristiani Ncstorini, e sono soggetti al dominio del sopraddetto nepote del Gran Can; sono copiosi delle cose necessarie, e massimamente di bambagio. Gli abitanti sono grandi artefici, e hanno per la maggior parte le gambe grosse, e un gran gozzo nella gola, il che av183. Dì (fui partendosi. Non è esatta la lezione, ma migliore quella del Testo da noi pubblicato, a Or lasciamo qui e dirovvi d’un altra provincia che ’ ha nome Carcan » (p. 33) Infatti qui rientra nel suo camino. 184. Carchan è Yerkend o Yarkund, come appellala Macdonald - Kinner. Da un itinerario pubblicato da esso apparisce che è venti due leghe, o f>3 miglia a levante Scirocco di Cattar. Bentink. (Hist. General, des Vc^y. L VII. p. 2?.5) dicela a Settentrione di Cathgar: è città assai bene fabbricata alla maniera orientale di mattoni asciutti al sole, con territorio feitile abbondevole d’ogni »orta di frutte e erbaggi. Ma quello che dee recar inaravi’ fdia ai è che il suddetto scrittore contro l’opinione di tutti i moderni geografi ponga Yvrken a Settcnh ione di Casqhar. Il Gocz che come nhhiam detto fu in detta cilti, narra che ai suoi tempi era capitale del regno di Ctishgor una cilti appellata Hiarkan. 11 Polo per esprimere l’aspirazione della H usò la lettera (. c perciò chiarivi la citta di Carenti. Il Padre (Jaubil l’appellala Yrflint, U pone a 38. 20. di Lat. a 8l’. 1l’. di I^xig. (Apud. Souccc. I. C. P ’<’’>)•