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C A P. XXX. Della città eli Samarchan: e del miracolo della Colonna nella Chiesa di San Griovan Battista. Samarchan 179 è una città nobile, dove sono bellissimi giardini, e una pianura piena di tutti i frutti, che l’uomo può desiderare. Gli abitanti, parte son Cristiani, e parte Saraceni, e sono sottoposti al dominio d’un nepote del Gran Can. Del quale non è però amico, anzi è di continuo fra loro inimicizia, e guerra, ed è posta la detta città verso il vento Maestro’, e in questa città gli fu detto 180 esser’ accaduto un miracolo, in questo modo. Che già anni cento e venticinque, 181 uno 110179. Samarcan o Samarcanda. Il Polo fa retrocedere il leggitore e lo avverte nel Testo da noi pubblicato. » Or lasciamo di questa » (della Provincia di Cashgan) e anderemo a Samarca ». Dipoi, ei dice, che ivi sono Cristiani, e Saracini » e sono al Gran Can e sono verso Maestro » cioè in direzione opposta a quella della via che seguiva che ha avvertito, che volgeasi a Greco e Tramontana. Da Samarcanda a Cashgar portano le antiche carte una distanza di circa 7U0 miglia ma non è che di 55o secondo Rennel. Questo dotto Scrittore ne rettifico la distanza, dietro l’autoiiti di Shereffdin che scrisse la storia di Tamerlano, secondo il quale, le due città sono lontane l’una dall’altra ?.5 giornate ch’ei valuta di i5 miglia l’una in linea retta e che perciò danno un totale di 575 miglia. (Descript, de l’Ind. t. II. p. 261). La dotta congettura del Geografo vien confermata in gran parte dall’Itinerario da Samarcanda a Cashgar pubblicato da Macdonald Khmer. La distanza fra le due città e di leghe 07 o miglia 411 seguendo la via di Kogend che secondo la nostra opinione è quella che fecero i Poli seniori. (Mernoir. p. 420). 180. Gli fu detto essere accaduto un miracolo. Qui è caduto errore nella Lezione Ramusiana per cui farebbe d’uopo credere ch’ei di persona visitasse Samarcanda. Ma gli altri testi del Milione non dicono che gli fu detto. Il Testo nostro dice soltanto (p. 35) » e dirovvi una meraviglia che adivenne in questa terra » I>a lozione del Riccardiano: » In hacc civitate, tale his tempor ¡bus fartum est, Christi virtule, miraculum. » 181. Anni cento venti cinque. Altro errore della Lezione Ramusiana, ¡1 nostro Codice dice » non è gran tempo che Gisgatta ». Il Riccardiano » Quidam fraici Magni Kaarn, qui dicebatur Cigatai qui huic preerat regioni ». Infatti sarebbe un gì and’anacronismo il supporre che corressero 2’j anni fra /¿agatai e l’epoca d«-i viaggi dui Polo. Mori /.agatai secondo il Dcguignea nel 1242 (t. IV. p) Dunque il testo dee dire 25 anni, e ciò fa comprendere che diceasi < he erano 3’, anni che ¡1 miracolo era accaduto, allorchè passarono i Poli da V<//< 1/ inda, lo ch’1 fu come dimostreremo altrove noi litOa, talchè ciò aceadtLr