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Reame,,76ma ora è sottoposto ai dominio del Gran Can. Le cui nerario dato dal Balducci Pegoletti. 23 Quello dei rammentati Ambasciatoli di Schah - Rock; essi da Balch recaronsi a Samarcanda, e per Tashhend, Ash, Bilgotu, Kamkoja, Atascesj giunsero a Kabul, che i Reddatori della storia universale dei Viaggi suppongono essere Kamul. Ma non avvertirono che detta città è al di la del Deserto, e che quella detta dagli Ambasciatori Kabul e di quà dal Deserto. I medesimi dipoi traversarono il Deserto, ove trovarono acqua di due, in due giorni, e loro occorse a tal’uopo dal 25 del mese di Redgeb sino al 14 del mese di Schaban, ossia 2o giorni, e ne uscirono alla distanza di dodici stazioni da So - tcheu, e incontrarono in strada Varani, che sembra essere il paese di Kamul rammentato dal Polo. Vedesi che nell’andare seguirono una via più settentrionale del Polo. Al ritorno passarono per Kamju (Can - tcheu), Sokiu (So - tcheu), Karaul (Camul), il Deserto, Koten, Caschgar, Badagskan, e Balch, di dove restituironsi in patria. Questa via sembra essere quella che tenne Marco nell’andare al Catajo, per quanto io opini che esso lasciasse da parte Casghar come fuora della sua direzione, ove poteronsi recare gli Ambasciatori o per affari o per comodo della Carovana. 5’ L’itinerario indicato da Cadgi Memet al Ramusio, che da Cashgar passa per Aksu, Kuki, Kialis, Turf ari, Kamul, Sukkuir, Gauta, e conduce a Campion (Can - tchun). Secondo i computi del mercatante, da Caschgan a Kamul eranvi 78 giornate. 4 • Quello del Gesuita Benedetto Goez che fu spedito dai religiosi del Convento di Lahor alla scoperta dei Cristiani Cataini. L’infelice viaggiatore s’imbattè nella via che precedentemente fecero i Poli a Tajrkan,e prosegui per Badagshan dirigendosi a Yerken: attraverso i monti di Sakritma e di Checalit. Giunse nel paese di Cashgar di cui era allora capitale Yerhen e per giungere a detta città da Badagshan impiegovvi 52 giornate (Hist. Gen. des Voy. t. VII. p. 577 e seg.). Esso fece una escursione sino a Koten tornò indietro a Yerken e presa la volta di Yolchi, Aksu, Kucha, Chalis, Puchor, Tur fan, Ammutii, Kamul, Khja-ju (pian, finalmente giunse a So-tchc’u. Questa credo fosse la strada che seguirono i Poli nell’andare alla Cina, perchè è la più frequentata dai Mercatanti per essere ivi meno penoso il tragitto del deserto. Questa via è segnata nella Carta d"Arrowsmith, come la più battuta. Credo che i Poli la seguissero, perchè come avvertimmo, essi fecero capo a Cashgar, e il figlio parla posteriormente di Kamul paese, che non era nella via più meridionale fatta da lui. Non posso accertare se al ritorno i Poli seniori ripassassero per la detta via, o seguissero quella stessa fatta dal figlio seco loro posteriormente perchè Marco non lo dichiara. Quantunque possa ccngctturarsi che siccome nell introduzione non parla che dell’andata di essi, ciò da ad intendere che fino alla Persia rifacessero detta via, e ciò giustificherebbe il silenzio del Polo intorno alla lor tornata. Può anche destare curiosità il sapere perchè il figlio ’»•guisse altra direzione del Padre e dello Zio nel recarsi al Catajo. Ma siccome ci avverte che da Boceara per recarsi alla capitale di Cublai - Can, o a JCai.ptn-fu impiegaronvi un anno per » le nevi e le acque che ingrossando v i fiumi obbligarongli a trattenersi ’. è molto probabile che premurosi di giungere, seguissero la via meridionale del deserto per temperatura di cielo più mite, e non attraversata da tante fiumane e torrenti, quanto quella precedentemente da loro seguita più prossima a montuosa regione. 176. Già fu Reame. Nè l’Herbelot, nè il Deguigne» parlano della dinastia