e molte cacciagioni di diversi animali, e vi sono anche de’
Leoni. Vettovaglie non si trovano in questi monti per dette
due giornate, ma bisogna, cha quelli che passano se le portino seco per loro, e per li suoi cavalli.
CAP. XXIII.
Del Castello detto Thaican, e de’ monti del sale, e de’costumi degli abitanti.
Poichè s’ è cavalcato le dette due giornate si truova un
castello detto Thaican, nel quale è un grandissimo mercato
di biade, perocch’ egli è posto in un bello, e grazioso paese. I
suoi monti verso mezzodì, sono grandi, e alti. Alcuni de’quali sono d’un sale bianco, e durissimo, e li circostanti per
treuta giornate, ne vengono a torre; egli è il miglior, che sia
in tutto il mondo, ma è tanto duro, che non se ne può torre
se non rompendolo con pali di ferro, e ve nJè in tanta copia, che
lutto il mo ido si poiria fornire. Gli altri monti sono abbondanti di
scclìctti, che riunlisi formano quel grosso fiume che bagna varie contrade
»• ’¡.;.».:ient’? sbocca a scirocco del lago di Khoresmia. Lago che secondo
L’m - Hauckal à 3oo miglia di giro, e acque salse non mai decrescenti »
(C ntro del lago lat long. 90’) (Hist. de Nadir-Chah par Iones p. 208).
i43. Thaican. (Cod. !\icc. Thajrcam). Frai distretti dependenti da Balkh
Ebn Auckal numera quello di Taikan (p. 223). Era ai suoi tempi la più gran
città del Tokharestan vicina ai monti, e dice che era bagnata da un fiume
considerevole (p. 224) Abulfeda cosi ne parla: » \Chajakan est urbecula in
9 tractibus Ualch ad Kuram, Tocharestanae pcrtinens amenissima. Sed, El
t A/.i/ius urbem magnam appellai in valle intra montes. Bibunt incolae ex
fiuvio ibi quodam suo. Uberrimae fertilitatis sunt ejus arbores. Septcm inde
parasangae sunt ad initium al- Choltalarum » (Abulf. p. 352). Sembra che
in occasione delle guerre avesse sofferto Tajcan, e che ai tempi d’Abulfeda
ne fosse scemata la grandezza. ¡Velia Carta di Khmer non è segnata la delta
città con fletto nome ma con quello di Tulcatn. Male a proposito Pinckerton
confuse Taican del Polo con Anderab capitale del ThocarcsttUi (Geogruph.
t- V. p. 172). 1 Monti altissimi a mezzodì di cui fa menzione il Polo formano parte della catena dell’ilitidur Kuh o Paoro j>amiso degli antichi che dai •
compagni d’Alessandro fu detto il Caucaso per adularlo. è una delle più alte catene del mondo. Da quei gioghi scaturiscono i fiumi che volgono il loro corso
n< I mare Indiano, e nel lago di Arni. Non ignorò Arriano l’opposta direzione del
corso di quei fiumi. Ma ci non parla che di quelli (Exped. Miai», p. 3?.2) che sboccano n«l Marc Ircaito, perchè gl’Antkhi iguorarono l’esistenza d«l Lago d’Arai.