Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/106


69

e molte cacciagioni di diversi animali, e vi sono anche de’ Leoni. Vettovaglie non si trovano in questi monti per dette due giornate, ma bisogna, cha quelli che passano se le portino seco per loro, e per li suoi cavalli. CAP. XXIII. Del Castello detto Thaican, e de’ monti del sale, e de’costumi degli abitanti. Poichè s’ è cavalcato le dette due giornate si truova un castello detto Thaican, nel quale è un grandissimo mercato di biade, perocch’ egli è posto in un bello, e grazioso paese. I suoi monti verso mezzodì, sono grandi, e alti. Alcuni de’quali sono d’un sale bianco, e durissimo, e li circostanti per treuta giornate, ne vengono a torre; egli è il miglior, che sia in tutto il mondo, ma è tanto duro, che non se ne può torre se non rompendolo con pali di ferro, e ve nJè in tanta copia, che lutto il mo ido si poiria fornire. Gli altri monti sono abbondanti di scclìctti, che riunlisi formano quel grosso fiume che bagna varie contrade »• ’¡.;.».:ient’? sbocca a scirocco del lago di Khoresmia. Lago che secondo L’m - Hauckal à 3oo miglia di giro, e acque salse non mai decrescenti » (C ntro del lago lat long. 90’) (Hist. de Nadir-Chah par Iones p. 208). i43. Thaican. (Cod. !\icc. Thajrcam). Frai distretti dependenti da Balkh Ebn Auckal numera quello di Taikan (p. 223). Era ai suoi tempi la più gran città del Tokharestan vicina ai monti, e dice che era bagnata da un fiume considerevole (p. 224) Abulfeda cosi ne parla: » \Chajakan est urbecula in 9 tractibus Ualch ad Kuram, Tocharestanae pcrtinens amenissima. Sed, El t A/.i/ius urbem magnam appellai in valle intra montes. Bibunt incolae ex fiuvio ibi quodam suo. Uberrimae fertilitatis sunt ejus arbores. Septcm inde parasangae sunt ad initium al- Choltalarum » (Abulf. p. 352). Sembra che in occasione delle guerre avesse sofferto Tajcan, e che ai tempi d’Abulfeda ne fosse scemata la grandezza. ¡Velia Carta di Khmer non è segnata la delta città con fletto nome ma con quello di Tulcatn. Male a proposito Pinckerton confuse Taican del Polo con Anderab capitale del ThocarcsttUi (Geogruph. t- V. p. 172). 1 Monti altissimi a mezzodì di cui fa menzione il Polo formano parte della catena dell’ilitidur Kuh o Paoro j>amiso degli antichi che dai • compagni d’Alessandro fu detto il Caucaso per adularlo. è una delle più alte catene del mondo. Da quei gioghi scaturiscono i fiumi che volgono il loro corso n< I mare Indiano, e nel lago di Arni. Non ignorò Arriano l’opposta direzione del corso di quei fiumi. Ma ci non parla che di quelli (Exped. Miai», p. 3?.2) che sboccano n«l Marc Ircaito, perchè gl’Antkhi iguorarono l’esistenza d«l Lago d’Arai.