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stelli, e li uomini osservano la legge di Macometto. Dipoi sventra in un deserto, 136 che dura quaranta miglia, e cinquanta,, dove non è acqua ma bisogna, che gli uomini la portino seco, e le bestie mai non beono fino che non son fuori di quello, il quale è necessario passar con gran prestezza, perchè poi trovan acqua. E cavalcato, che s’è le dette sei giornate, s arriva ad una città detta Sapurgan, 135 la qual è abondantissima di tutte le cose necessarie al vivere, e soprattutto delli migliori poponi del mondo, li quali fanno seccare in questo modo. Li tagliano lutti attorno attorno a modo di coreggie, siccome si fanno delle zucche, e poste al sole, le seccano, e poi le portano a vendere alle terre prossime per gran mercanzia,, e ogn uno ne compra, perchè sono dolci come mele. Sono in quella cacciagioni di bestie, e d’uccelli. Ora lasciasi questà città, e dirassi d’un’altra, che si truova passando la sopraddetta, chiamata Balach, 138 la quamiglia, (Descript. Geog. de l’Indost. t. II. p. 25p). Ma nei Viaggi fatli dal Polo nella Cina, ove era la posta le giornate possono essere più lunghe. Ma il fare quadrare le distanze a giornate date dal Polo, colle distanze segnate nelle carte è molto difficile. r56. Un Deserto. Di questo deserto parla l’Herbelot (Vox Khorassan) dietro la relazione del Geografo Persiano. Separa la Persia dal Mauralnaìiar e dal Turksetan. Ne parla anche Abulfcda (Geogr. p. 55^.) 07. Sapurgan. Crederono male a proposito i Reddatori della Storia generale dei Viaggi che fosse Aiihapur (t. VII. p. 5i8). Ma è la citta di Schaburgkan di Abulfcda, che la pone nel Khorassan (Lat. 56 1$ I.ong. f)o°). Di ossa poco narra; » habet aquam curentcm et parimi hortorum. Praecipua hacc ? urbs est Gurgana’’ ait Azizius, distana a I5alc decemnovem parasangas » (Abulf. Geog. p. 55q.). Anche Forster (Decouv. du Nord t. I. p. 204’) male approposito crede delta città Esterain. è segnata nella Carta d’Anville col nome d’Ashburgan. In quella di Macdonald - kinner con quello di Subbergan. 158. Halach lialkli capitale d’uno stato cui da nome, e un tempo dell’ liattriana, ove predirò il suo fanatico culto Zoionstro. Diconla fondata i Permani <ta Taimuras uno dei loro regi dei tempi eroici. Appellaionla gli Antichi ¡¡¡tetra, e divenne la capitale del celebre regno Grec o di liattriuna. Gia<r‘ sul fiume Dchatch confluente dell’Osso. Fu detta Halrkh dai lecci c he vi «Sondano. Era ciltà grandissima ai tempi di Ebn-Auckal (Geogr. p. 2?4) • Innanzi che l’assediasse Gengiscan era tanto opulenta c magnifica che vi si numrt avann 1200 Ragni (Petit de la Croix Hist. de Gcngi/i p. 565 J. Fine fece passare a fil «li spada il pici gran numero degli abitanti, perche dopo essersi arresa, riceve1 (| BUO antico signore Celalcddin (ibid. p.). A bui feda dice