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86 ludovico settala


Tiberio prencipe, pur troppo prattico di dominare, per fortificarsi nell’amore della plebe bene spesso volle esser presente ai giudici e alle spedizioni de’ piú potenti, della quale azione benissimo disse Tacito: Sed dum veritati consulitur, libertas corrumpebatur.

Deve mostrare in oltre di stimar molto la plebe, e di volerle conceder qualche dignitá e offici. Perché questa è la natura della plebe, che ciò sopra ogni altra cosa desidera, che si facci ancora di lei capitale; il che impetrato, ogni altra cosa publica trascura. Come fece la plebe romana, acquistata che ebbe l’autoritá di creare i magistrati: dove, dice Livio al libro quarto, si credeva da ogni uno senza un dubbio, che la plebe fosse per creare il piú sedizioso, che fosse fra di loro: nientedimeno il successo di quei comizi mostrò altri esser gli animi dei tali, mentre sono posti in contesa di conservarsi la libertá e l’autoritá di disporre delle dignitá, altri quando, acquetati gli animi, e ottenuto l’intento, nell’elezione da farsi, con prudente giudicio. Imperciocché il popolo in quel caso elesse tutti i tribuni patrici, contento solo, che si fosse fatto conto della plebe.

Anderá secretamente e procurando di sapere se tra’ popolari vi sia alcuno di stirpe inquieto e bellicoso e sedizioso; e che o per se stesso o per mezzo di qualche nobile e ricco, che fosse della medesima natura, potesse tentare qualche novitá, perché in tal caso bisognerá osservando gli andamenti loro e occorrendo qualche sospetto; o disgiungerli, mandando con qualche occasione in lontan paese uno di essi; o se si accrescesse il sospetto, carcerarlo per qualche tempo senza però che ne sappi la causa.

Non permetterá congregazione de’ plebei sotto qualsivoglia titolo, senza la presenza di uno delegato da lui di animo quieto, e a lui fedele.

A’ popoli bellicosi ancor che siano ben trattati, non conviene concedergli l’uso ordinario dell’armi: se ben non sará male ne’ giorni feriali esercitargli nell’arte militare sotto maestri nobili ed esercitati in tal professione.