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66 ludovico settala


fine al quale servono, cioè opportuni e atti a conservare quella forma di dominio, e insieme il dominante: ma servendo a conservar il male, saranno mali semplicemente; e perfettamente solo saranno buoni quelli, che servono a’ buoni prencipi e buone forme di republiche: e questo fa che non cosí facilmente si possa diffinire la ragion di stato.

Ma quello che apporta in ciò maggior difficoltá, è il ritrovare il genere. Giá universalmente abbiamo stabilito esser un abito dell’intelletto; ma qual si sia, e se si possa trovare un genere commune alle buone e alle ree, questo è quello che apporta difficoltá. Perché le cose, che si possono diffinire, devono avere un genere comune, sotto il quale si comprendano tutte le cose sotto di quello contenute; ma qual genere potrassi trovare nelle ragioni di stato, che sia comune alle buone e alle male? Qui non ha dubbio, che nelle buone la ragion di stato non è altro che la prudenza, che consulta e delibera intorno a que’ mezzi e modi, con li quali possiamo o fondare o conservare noi in quello stato e forma di dominio, nel quale siamo posti. E nelle male, qual diremo sia il genere, e sotto quale abito lo ridurremo? non sotto la prudenza, perch’ella è sempre congiunta coll’onesto e colla virtú, e in consequenza sempre si mostra con faccia onesta e pia; e questo altro abito, che serve alle ree in ritrovar questi mezzi, che per lo piú sono mali, se bene opportuni e atti ad ottener il fine, è pieno d’inganni, e con sembiante di utilitá ci si mostra con apparenza malvagia ed empia. Adunque o non si potrá diffinire con perfetta definizione, o con separata diffinizione e le buone e le ree spiegheremo. Ma meglio sará che proposto e dichiarato il genere della ragion di stato rea, si vegga se possiamo e l’una e l’altra sotto una definizione comprendere, ancor che con qualche difetto. L’abito dunque, che serve alle ree, sará una tale avvedutezza acquistata, e per natura, e per longa sperienza, e per lettura d’istorie con gli esempi e de’ libri politici, la quale con essi loro ha quella proporzione, che la prudenza ha con le buone. Ma, come molto bene osservò il signor Lodovico Zuccolo nelle sue dottissime considerazioni politiche, sí come quella poca ombra