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316 indice
VIII. — Che cosa è la dissimulazione |||
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IX. — Del bene che si produce dalla dissimulazione |||
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X. — Il diletto, ch’è nel dissimulare |||
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XI. — Del dissimulare con li simulatori |||
 158
XII. — Del dissimulare con se stesso |||
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XIII. — Della dissimulazione che appartiene alla pietá |||
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XIV. — Come quest’arte può star tra gli amanti |||
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XV. — L’ira è nemica della dissimulazione |||
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XVI. — Chi ha soverchio concetto di se stesso, ha gran difficultá di dissimulare |||
 164
XVII. — Nella considerazione della divina giustizia si facilita il tollerare e però il dissimulare le cose che in altri ci dispiacciono |||
 164
XVIII. — Del dissimulare l’altrui fortunata ignoranzia |||
 165
XIX. — Del dissimular all’incontro dell’ingiusta potenzia |||
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XX. — Del dissimulare l’ingiurie |||
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XXI. — Del cuor, che sta nascosto |||
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XXII. — La dissimulazione è rimedio che previene a rimuover ogni male |||
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XXIII. — In un giorno solo non bisognerá la dissimulazione |||
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XXIV. — Come nel cielo ogni cosa è chiara |||
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XXV. — Conclusione del trattato |||
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V. — ANTON GIULIO BRIGNOLE SALE

Dal «Tacito abburattato». Discorsi politici e morali (1643) |||
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A chi legge |||
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I. — Discorso terzo |||
 179
II. — Discorso quarto |||
 196
III. — Discorso sesto |||
 207
IV. — Discorso settimo |||
 219
V. — Discorso decimo |||
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VI. — VIRGILIO MALVEZZI

Pensieri politici e morali |||
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I. — L’amore di se stesso e della virtú come il vero se stesso |||
 257
II. — L’equalitá e il sapiente |||
 257
III. —La pazienza, madre di tutte le virtú |||
 258
IV. — Gli artefici e l’arte |||
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V. — La bravura e l'immaginazione |||
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