Pagina:Politici e moralisti del Seicento, 1930 – BEIC 1898115.djvu/223


dal «tacito abburattato» 217


rabbiosa, che, tornando io dalle Spagne, suscitò le legioni del mio esercito contro di me? Quando, a voci unite ed alte richiedendomi, che o l’oro compensasse il sangue delle vene loro sparso, o ver la libertade conservasse in esse quel che ancora vi accoglieva, di mostrare ambivano, che in guerra il capo dalle mani piú dipende, che le mani non fan dal capo. Forse non aveano le mie genti d’ottimo sedizioso tutte quante le qualitá? Erano sí veterane, che le lor battaglie numeravan tutte le provincia dell’Occidente, e il combattere oggimai piú che il discorrere era lor natura; erano cosí feroci, che negli occhi loro, prima che sfoderar l’arme, io vagheggiava le mie vittorie; erano di tanto ingegno, che, venendo io meno, si saria veduto un glorioso esercito di capitani. E pure alla costante intrepidezza sol del mio volto, al fuoco generoso dell’ire mie, al congedo di spregevole da me lor dato, quasi i nervi delle destre e ’l filo delle spade fossero i miei occhi, e ch’io fossi possente a muoverle a mio senno, lor mal grado s’instecchirono, tremarono, si ammutolirono, si arresero, e di propria voglia confermarono non tanto le lor mani alle future imprese, ma alla punizion presente offersero le loro gioie. — Ed io (dirá Goffredo) con un sol baleno della maestá reale feci in guisa,

che il vulgo, che anzi irriverente, audace,
tutto fremer si udia di orgoglio ed onte,
e che ebbe al ferro, all’aste e alla face,
ch’il furor ministrò, le man sí pronte,
non osa, e i detti alteri ascolta, e tace,
fra timor e vergogna alzar la fronte,
e sostien, che Argillano, ancor che cinto
de l’arme lor, sia da’ ministri avvinto.

Direm dunque che si regga bene chi va a terra sí agevolmente? che sia buona un’ordinanza, che ad un tratto si disconcerta? Che indirizzati siano regolatamente verso il lor fine que’ voleri, che in un sol momento mutano in timor l’audacia, in debolezza la violenza, e in pusillanimitá l’orgoglio e la ferocia? —

Campioni troppo valorosi sono veramente questi: non pertanto io spero a cosí fieri incontri rimanere in sella, aitato da