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dal «tacito abburattato» 211


fra di loro differenti lasciano trarsi: onde deriva poscia quella discordanza di cagioni, ch’è cosí contraria, come nel principio io dissi, al buon regolamento della cosa, ch’esser dee retta. Con giornata troppo lunga stancherei lo esercito, se andar volessi dimostrando con esempi, quanto sian diversi nel combattere i motivi de’ soldati, non col duce loro solamente, ma fra lor medesimi paragonati. Altri non per laurear la fronte, ma per indorarla mano maneggia il brando; altri con fortezza smoderata rende debole la impresa tutta, mentre per farsi unico tra gli altri viene a dividersi; quegli sol fa fronte contro l’inimico, perché tiene il superiore dopo le spalle, e sol perché non può fuggire tenta fugare; questi cerca con la spada, non la gloria della parte sua dentro l’oste avversa, ma la sua particolar vendetta sopra il suo nemico particolare; chi fa voti pe ’l suo duce, chi bestemmia, chi destina giá la sua libidine alle mogli altrui, chi piange per paura di mai piú la propria non rivedere: avarizia, zelo, sdegno, tema, ambizione, rabbia, temeritá fanno cento funzioni di un solo esercito. E perché leggiam noi, Pompeo presso Lucano, ed Emireno presso il Tasso, per inanimar lo esercito a combatter fortemente, scorrer ora confortando questi con promesse, or rampognando quelli con rimproveri, or destando in altri la speranza con l’agevolezza, or affinando in altri col pericolo la providenza, ostentando or gran prede nell’avverso campo ad infiammare la cupidigia, ora gran miserie nell’amica patria, a risvegliar la compassione? se non perch’essi, come saggi capitani, troppo ben sapeano che diversi vogliono esser gli argomenti a persuadere la medesima azione a molti, che hanno oggetti diversissimi nell’operarla? Questa intrinseca diversitá di fini, a cui coopera gagliardamente la dissomiglianza delle parti dello esercito, principalmente per le varie nazioni che il compongono, può molto, perché i corpi, sol con unitade accidental congiunti, non somiglino con la proporzion dovuta quelli, che contengono unitade propria nel loro essere, e per conseguenza fa, che piú difficilmente vengan retti, mentre privi son di quella somiglianza nelle parti loro, per la quale all’assoluto impero di una forma sola, internamente