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VII
PER NOZZE VARANO, IN FERRARA.
È pur questo il re de’ fiumi
caro a’ numi
piú che Nilo, piú che Gange,
che, degli argini sdegnoso,
5minaccioso
con piú corna in mar si frange.
Fulminato, entro quest’acque
cadde e giacque
il garzon che si fé’ duce,
10per sentier lubrico ed erto,
inesperto,
del gran cocchio della luce.
Pianser lui le suore tanto,
che di pianto
15ogni stilla ambra divenne:
dell’evento aspro e maligno
gemè Cigno,
e vesti le bianche penne.
Tomba ai figli degli dèi,
20Po, tu sei
sempre illustre di portenti.
Or che fia? Di lieto grido
il tuo lido
suona e accenna i fausti eventi.