Pagina:Poeti minori del Settecento II.djvu/141

CANZONE X.

Per questa piaggia erbosa

vien Filli a cercar fiori,

ed io vengo di Filli a cercar l’orme.

Forse è colei che posa
5lá sotto quegli allori?

Si, ch’eli’ è dessa; eli’ è Filli che dorme.

Ite lontan, mie torme;

itene giú pel chino

in parte piú remota,
10ch’ella non si riscuota

sentendo il belo o il calpestio vicino.

Mie torme, ite lontano

giú per lo chino a pascolar nel piano.

Girne a vostro talento
15siet’use giá, ch’io spesso

per seguir Filli abbandonar vi soglio.

Oh me felice! Or sento,

or ch’io le sono appresso,

sento in gioia cangiarsi il mio cordoglio.
20A lei cantare or voglio

dolci rime leggiadre,

che i dolci canti ponno

render piú dolce il sonno:

cosi al caro bambin tenera madre,
25cantando, fa che pieni

d’alta dolcezza i suoi riposi ei meni.

Canta or colui che il vanto
agli usignuoi contende:
puoi soave dormir fra la verzura.