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Vili
A GIOVANNI PARADISI.

Tanto, cred’io, nel riedere
a’ patrii numi Varo,
folleggiar per lo giubilo
al venosin fu caro,
5quant’è l’ebbrezza amabile

in che nuota il cor mio,
te a riveder dall’insubre
venuto al suol natio.

E posso io pur que’ vincoli10 rammemorar graditi,

che in amistá ci unirono
al par dei due quiriti ;

non che gli ozi piú nobili,
cui del pittor ne’ tetti
15nudrian l’arti scambievoli

ed i fraterni affetti.

E posso di pericoli
parlar, che noi d’intorno
cinser non men terribili
20del filippense giorno;

sia allor che a plebe indocile,
che in volto minacciante
ne comandava il pessimo,
star noi dovemmo innante.