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Mentre inutile stuolo
di minor legni, in cui tu stesso umile
misto alla ciurma vile
esercitasti il remo,
65gode sereno il polo;
placida l’onda, oh vituperio estremo !
ed ogni lido a suo piacer rapisce,
onde in ozio arricchisce,
e non lungi dal porto
70naviga a suo diporto;
e dalla riva intanto
delle sirene sta godendo il canto.
Disonor del tuo regno,
dunque in calma vivrá l’ignobil flotta?
75mentre dispersa e rotta
d’ogni tesoro grave,
a sacro e ingiusto sdegno
vittima perirá l’augusta nave?
E Giove tace ancor, né le tremende
80saette nitrici accende? —
Ah! mentre io parlo, amico,
fischia il turbin nemico,
e per l’aria frementi
la voce e i versi miei portano i venti.
85Canzon, nata improvviso
fra il nembo e la tempesta,
fuggi veloce e presta,
e, nascondendo sconosciuta il viso
ai Glauchi ed ai Tritoni,
90finché non giungi al lido,
fa’ che non s’oda il tuo lamento e il grido.