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intermezzo | 527 |
Va’, ditirambo mio triste e giocondo,
Vola dove ti frulla.
Nulla tu cerchi per l’immenso mondo,
284E non ci trovi nulla.
Nuova terra altri chieda o nuovo polo
E lontani orizzonti:
Sol ch’io potessi riposare il volo
288Su’ miei paterni monti!
Al sol che tra le selve snelle mira
Co ’l tremolar de’ raggi,
Nel suol molle di musco che respira
292Desii di fior selvaggi,
Giacciono i sogni miei, fanciulli stanchi
Che s’addormîr piangenti:
Cantan tra verdi faggi e marmi bianchi
296I ruscelli e i torrenti.
Per quell’angol di terra, ecco io darei
Quale piú benedetto
Lembo di cielo occorra a’ versi miei
300Quando faccio un sonetto;