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IL COMMERCIO

POEMETTO

DI

FRANCESCO ALGAROTTI


Non io, signore, or che la patria adorna
Di tue bell’opre ai primi onor t’innalza,
E la sudata porpora ti veste,
Non io di carmi tesserò corona
Al nome tuo, di tanti eletti cigni
Minore al paragon. A te Trisalgo
Sul curvo, e d’armonia gravido legno
Scioglie un’aurea canzone: il buon Comante,
Cui diede Apollo i più bei nomi in cura,
Sulla porpora tua spargerà fiori
” Spiranti eterno Chiabreresco odore.
Ben io, signor, negli umili miei modi,
Qui della Zscopa in sulle rive ombrose
Teco sermon farò, teco, cui giova
Più meritar, che conseguir la lode.
Ma donde pur dovran movere i pronti
Versi, se non da quel, che sempre in mente
Sempre ti ha nel cuor, dal patrio bene?