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sua storia marittima, da poi pubblicata con questo titolo: Racconto di Arturo Gordon Pym, di Nantuket, ove si parla d’un ammutinamento e d’un atroce macello a bordo del brigantino americano Grampus, durante il suo viaggio ai mari del Sud, ecc. In quest’opera, la maggiore del Poe, studiasi con grande, semplicità di stile d’ottenere fede al racconto descrivendo minutamente le cose nautiche, particolareggiando fatti e circostanze a dar così alla narrazione sua quell’aria di verità e finitezza onde precipuamente si regge ogni subbietto. Nel qual lavoro però ei certo non arriva alle singolari attrattive del Robinson Crosue, e rimane pur addietro a sir Edoardo Seward: onde il Griswold afferma che la storia di Poe è piena zeppa di prodigi come Munchausen e di atrocità come il libro dei pirati, e colma di stragi e d’orrori a guisa o più dei libri di Anna Radcliffe e di Giorgio Walker.

Ma la fama del Poe erasi specialmente estesa e fatta grande pel merito singolare delle sue novelle o racconti, ch’avean sempre incontrato dovunque la più gioconda accoglienza. Le quali pompeggiavano di forma veramente nuova, e per genere singolarissime, tra un’ammosfera di soprannaturale che parve influire grado a grado anche su gli animi più pertinaci e severi; e ciò a causa di quella stessa finezza, acuità e maestria