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EUREKA ’ 98 nuare ad esistere ». Tuttavia siccome il sorprendente pensiero della sua scomparsa istantanea è un fatto che il più forte intelletto non può ripromettersi di capire prontamente su basi cosi decisamente astratte, permettetemi di tentare di considerare l’idea da qualche altro e più comune punto di vista: vediamo come è interamente e magnificamente corroborata in una considerazione a posteriori della Materia come noi la troviamo attualmente. Io ho detto •• ima che, l'Attrazione e la Repulsione essendo innegabilmente le sole proprietà per mezzo delle quali la Materia si manifesta alla Mente, noi possiamo avere il diritto di supporre che la Materia non esiste che come Attrazione e Repulsione — in altre parole, che l’Attrazione e la Repulsione sono Materia, non essendovi nessun caso concepibile in cui non possiamo usare il termine Materia ed i termini « Attrazione » e « Repulsione » presi contemporaneamente come equivalenti e quindi come espressioni logiche convertibili (1). Ora, la vera definizione dell’Attrazione implica la particolarità — Resistenza delle parti, particelle od atomi; perchè noi la definiamo come la tendenza di « ogni atomo, ecc. ad ogni altro atomo, ecc. » secondo una certa legge. Naturalmente dove non vi sono parti — dove non vi è che l’assoluta Unità — dove la tendenza all’unità è soddisfatta — non vi può essere Attrazione — ciò è stato pienamente dimostrato e tutta la filosofia lo ammette. Quando si compieranno i suoi disegni, allora la Materia ritornerà nella sua condizione originale di Unità — una condizione che presuppone l’espulsione dell’etere separativo, la cui attribuzione e la cui capacità è limitata a tenere gli atomi separati finché quel gran giorno in cui, non essendo più a lungo necessario quest’etere, la schiacciante pressione dell’Attrazione finale e collettiva predominerà alfine e l’espellerà appunto quanto è necessario : — quando, io dico, la Materia espellendo finalmente 1’ Etere ritornerà nell’ Unità assoluta — e sarà allora (parlando per il momento in una maniera paradossale) sara allora Materia senza Attrazione e senza Repulsione — in altri termini Materia senza Materia — in altri termini ancora, l'assenza della Materia. Sprofondando nell’ Unità, sprofonderà contemporaneamente in quel Nulla che per ogni Percezione Finita deve essere identico all’Unità — in quel Nulla Materiale da cui solo noi possiamo concepire che sia stato evocato — che sia stato creato per la /olontà di Dio. Dunque, io ripeto, tentiamo di comprendere che il finale globo dei globi sparirà istantaneamente e che Dio rimarrà tutto in tutto. (1) Pag. 31.