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EUREKA 81 credenza — e, gettando uno sguardo indietro sopta gli ordinamenti atomici, originali per la diversi à che noi abbiamo considerata come una parte del piano Divinoncila c, nazione dell'Universo, noi potremo facilmente capire e credere all'esistenza di sproporzioni nelle dimensioni delle stelle assai più vaste di quelle di cui abbiamo fino ad ora parlato. Naturalmente noi dobbiamo aspettarci di trovare i corpi più grandi roteanti nei vuoti più grandi dello Spazio. Io notavo appunto or ora, che per dare un’idea dell'intervallo che sta tra il nostro Sole e qualunque altra stella, noi avremmo bisogno dell’eloquenza di un arcangelo. Dicendo ciò non dovrei essere accusato di esagerazione; perche, in verità, questi sono argomenti sui quali è raramente possibile esagerare. Ma portiamo la materia più distinta- mente davanti agli occhi della mente. In primo luogo, noi possiamo avere una relativa concezione generale dell’ intervallo in questione, comparandolo cogli spazi interplanetari. Se, per esempio, noi supponiamo che la Terra, che è in realtà 95 milioni di miglia lontana dal Sole, non sia lontana da quell'astro che un piede, Nettuno allora sarebbe distante quaranta piedi e la stella Alpha Lyrce per lo meno di centocinquantanove. Ora io presumo che pochi dei miei lettori avranno notato qualche cosa di specialmente inammissibile e di particolar- 'mente erroneo nella conclusione della mia uhima sentenza. Io dissi che considerando che la distanza fra la Terra e il Sole sia di un piede, la distanza di Nettuno sarebbe di quaranta e quella di Alpha Lyrae di centocinquantanove. La proporzione fra un piede e centocinquantanove sembra forse dare un'impressione sufficientemente determinata della proporzione fra i due intervalli — quello della Terra dal Sole e quello di Alpha Lyrae dallo stesso astro. Ma il mio calcolo su questo soggetto avrebbe dovuto in realtà esser fatto cosi: — Considerando che la distanza della Terra dal Sole sia di un piede la distanza di Nettuno sarebbe di quaranta piedi e quella di Alpha Lyrae di centocinquantanove — miglia: — cioè, nel mio primo rapporto della situazione, io ho assegnato ad Alpha Lyrae solo la cinquemiladuecentottan- ièsitna parte di quella distanza che è la minore distanza possibile alla quale essa possa essere realmente situata Procediamo: — Per quanto distante sia un semplice pianeta, pure quando noi lo guardiamo attraverso ad un telescopio, noi lo vediamo sotto una certa forma — e di una certa apprezzabile dimensione. Ora io ho già accennato alla verosimile mole di più d una stella; ciò nonostante quando noi ne osserviamo qualcuna anche attraverso al più potente telescopio, si trova ohe si presenta a noi senza forma e conseguentemente senza grandezza. Noi la vediamo come uh punto e nulla più.