Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/32

32 eureka

attrazione e repulsione — che l’attrazione e la repulsione sono materia — perchè non si può concepire nessun caso in cui noi non possiamo impiegare il termine «materia» e i termini «attrazione» e «repulsione» presi insieme come espressioni logiche equivalenti e quindi convertibili.

VI.

Io dicevo, or ora, che quella tendenza, già da me descritta, degli atomi diffusi a ritornare nella loro originaria imita sì può considerare come il principio della legge di gravità di Newton, e, infatti, non vi può essere che una piccola difficoltà in un tale accordo se noi osserviamo la legge di gravità Newtoniana sotto un aspetto semplicemente generale, come una forza che spinge la materia verso la materia; cioè, se noi non badiamo al noto modus operandi della forza Newtoniana. La coincidenza in generale ci soddisfa, ma osservando più rigorosamente, noi vediamo nei particolari molte cose che ci appajono non-coincidenti, e molte altre riguardo cui la coincidenza non pare, almeno, abbastanza stabilita. Per esempio: la legge di gravità di Newton, quando noi la consideriamo sotto un certo aspetto, non sembra affatto una tendenza all’unità, ma più tosto una tendenza di tutti i corpi in tutte le direzioni — frase che esprime evidentemente una tendenza alla diffusione. Qui, dunque, vi è non coincidenza. Ancora: quando noi riflettiamo sulla legge matematica che dirige la tendenza Newtoniana, noi vediamo chiaramente che non vi può essere coincidenza, per quanto riguarda, almeno, il modus operandi, tra fa gravitazione come ci è conosciuta e quella tendenza semplice e diretta in apparenza che io ho supposta.

In fatto, io ho raggiunto un punto in cui sarà conveniente rinforzare la mia posizione rovesciando i miei procedimenti. Fino ad ora noi siamo andati a priori, da una considerazione astratta di Semplicità, come quella qualità che più verosimilmente ha caratterizzato l’azione originale di Dio. Vediamo ora se i fatti stabiliti della gravitazione Newtoniana possono darci, a posteriori, alcune induzioni legittime.

Che cosa dichiara la legge di Newton? Che tutti i corpi si attraggono a vicenda con forze proporzionali ai quadrati delle loro distanze. Appositamente ho dato prima la versione volgare della legge; ed io confesso che in questa, come in molte altre, versioni volgari di grandi verità, non si trova che raramente un carattere suggestivo. Ora adottiamo una fraseologia più filosofica: — Ogni atomo, di ogni corpo, attrae qualunque altro atomo, tanto del suo proprio corpo quanto di ogni altro corpo, con una forza che varia