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sarà per gli estranei uno spettacolo di più da godere: e quanto a coloro cui deve premere che nessun disordine nasca, sperano forse di trovarvi un pretesto per licenziare con Carlo Ferro la Nestoroff, la quale, se è ben protetta dal commendator Borgalli, è qua di peso a tutti gli altri. O forse si spera che la Nestoroff stessa, per sfuggire al Nuti, si licenzi da sè?

Certo il Polacco s’è adoperato con tanto impegno alla venuta del Nuti unicamente per questo; e fin da principio, nascostamente, ha voluto che il Nuti, contro la protezione che il commendator Borgalli potrebbe far valere, fosse premunito con l’acquisto a caro prezzo dei carati di Gigetto Fleccia e col diritto di surrogar costui anche nelle parti di attore.

Che ragione, poi, hanno tutti costoro di costernarsi dell’animo con cui il Nuti verrà? Prevedono, se mai, solamente l’urto con Carlo Ferro, perchè Carlo Ferro è qui, davanti a loro; lo vedono, lo toccano; e non immaginano che tra la Nestoroff e il Nuti ci possa esser di mezzo qualche altro.

— Tu? — mi domanderebbero, se io mi mettessi a parlare con loro di queste cose.

Io, cari? Eh, voi avete voglia di scherzare. Uno, che voi non vedete; uno, che non potete toccare. Uno spettro, come nelle favole.

Appena l’uno tenterà di riaccostarsi all’altra, per forza questo spettro sorgerà tra loro. Subito dopo il suicidio, sorse; e li fece fuggire, inorriditi, l’uno dall’altra. Bellissimo effetto cinematografico, per voi! Ma non per Aldo Nuti. Come mai può egli, adesso, pensare e tentare di riaccostarsi a