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982 | maschere nude |
L’ignota. — non mi voleva lasciare... (scrive ancora)... — Sulla porta, mentre seguivo i portantini con la barella me lo vedo davanti —
Zio Salesio. Bruno?
L’ignota. Bruno, Bruno, sí. — Boffi era andato a prenderlo all’albergo e mi voleva trattenere. Gli gridai in faccia: «Pazzo!» — e che mi lasciasse andare, perché io non avevo marito, non ne avevo mai avuto, e non conoscevo affatto quel signore che mi aveva portato davanti!
Zio Salesio. E lui, Bruno?
L’ignota. Me n’andai, dietro quel ferito, senza dar tempo di rispondere. Ritornata dopo due ore, li trovai ancora lí tutt’e due. Boffi, certo, doveva avergli detto che io...
a Lena:
Zio Salesio. — ma anche Bruno, subito, riconosciuta! —
L’ignota. — no! che! lui no! —
Zio Salesio (stupito). — no? —
L’ignota. — per questo ora dico! — No! — Me n’accorsi bene! — Lí sulla porta, quando me lo vidi davanti la prima volta — non trovò certo quella rassomiglianza che Boffi gli aveva assicurata; dovette provare anzi una disillusione: me n’accorsi bene!
A Lena: