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966 | maschere nude |
Mop. Di’, di’... Che vuoi dire, papà?
A l’Ignota:
L’Ignota. Non è grave... Non sarà grave... Ma subito, il medico...
Mop (a Boffi). Sí, il medico: guardi, c’è qua, nella stessa casa! Ma ecco, suonano, battono alla porta...
Si ode, difatti, sonare e battere alla porta.
Boffi (accorrendo). Ecco ecco, apro io...
L’ignota (rientrando dietro a Boffi). Il medico è qua, al piano di sotto!
Boffi ha aperto la porta. Entra un gigantesco portiere gallonato, tipicamente tedesco, tutto rabbuffato e furioso.
Portiere. Che cos’è? Che cos’è stato? Ma quando si finirà insomma in questa casa? Anche colpi d’arma da fuoco?
L’Ignota. Sí, sí, guardi, c’è di là il signor Salter... S’è ferito!
Portiere. S’è ferito? Come? Ferito da sé?
Boffi. Sí, al petto, da sé — gravemente!
L’Ignota. Vada subito a chiamar giú, per piacere, il dottor Schutz!
Portiere. Il dottor Schutz a quest’ora dormirà!
Boffi. E lei lo svegli!
L’Ignota. Sí, sí, per carità! Bisogna dargli ajuto subito!
Portiere. Io non sveglio nessuno! Loro mettono in rivoluzione la casa! Bisogna che questa storia finisca!
Boffi. Vado io, vado io a chiamarlo!
Portiere (pronto, ghermendolo). Lei non esce di qua, se c’è un ferito!
Boffi (liberando, con uno strappo, il braccio). Lei è pazzo!
Portiere. Pazzi sono lor signori! Ci sono i regolamenti delle case! Lor signori vivono tra le stoffe soprammesse; io conosco i muri, le scale conosco, e il regolamento della casa, e faccio la denunzia! Dov’è il ferito? Di là? È grave?
Boffi. Ma sí, sí, grave! Bisogna soccorrerlo!
Portiere. Ma io dico, se è cosí grave...
Mop (sopravvenendo di là). Ecco, sí, sarà forse meglio trasportarlo in una clinica... Qua non abbiamo nessuno!