![]() |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | ![]() |
958 | maschere nude |
Con un nuovo strappo, liberando il polso:
Salter. Ma se finora ne hai riso?
L’Ignota. Perché non volevo farmi riconoscere!
Boffi. Ecco! Ma si figura forse, signora, che suo marito non sappia?
L’Ignota. No, no, non può sapere! non può sapere!
Boffi. Sa tutto! Si raccolsero là le testimonianze!
L’Ignota (smarrita, domanda istintivamente): Là, dove?
Boffi. Nella villa, dove purtroppo...
Salter (notando lo smarrimento, con tono di sfida). Villa? Che villa? di’, di’, che villa?
L’ignota (subito, fiera). La mia!
E rivolta al Boffi:
Boffi. Furono udite le sue grida, dal vecchio giardiniere — sa, Filippo — che è morto ora è poco —
L’Ignota. Filippo, sí!
Boffi. Come avrebbe potuto difendersi là sola? Bastò vedere a noi tutti, al ritorno, l’orrore delle rovine nelle nostre terre invase...
L’ignota (subito illuminandosi, come al richiamo miracoloso di un avvenimento a cui s’è trovata davvero). — ah, l’invasione!
A Salter, trionfante:
Salter (interdetto: dovendo convenirne). — sí, m’hai parlato dell’invasione... —
L’ignota (c. s.). — io sono veneta!
Boffi. Abbiamo avuto tutti la prova della ferocia del nemico —
Parlando a Salter con alterezza, come a rinfacciare un’infamia all’antico nemico: