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952 | maschere nude |
soddisfazione che m’ha data affermando cosí forte il mio diritto a mentire, data la vita che faccio.
A Salter:
Salter. Io non ho mai mentito!
L’Ignota. Tu? Ma se non facciamo altro, tutti!
Salter. A te: mai!
L’Ignota. Perché certe volte hai l’impudenza di dirmi...?
Salter (troncando, violentissimo). — basta! —
L’Ignota. — mentisci a te stesso, anche con le tue schifose sincerità, perché poi non è neanche vero che sei cosí spaventoso. Consolati con questo: che nessuno veramente mentisce del tutto. Tentativi di darla a bere, agli altri e a noi stessi! Quattr’anni fa, caro, può essermi morto «qualcuno», se non mio marito; e qualcosa di vero, dunque, esserci — quasi come in tutte le storie che si raccontano.
A Boffi:
Giocando a far la misteriosa, come se improvvisasse una poesia:
A Salter:
Boffi (deciso, facendosi avanti). Mi lasci parlare un momento con lei, signora, da solo a sola!
L’Ignota. Ah no: da solo a sola no, per carità! Qua davanti a lui: mi piace che sappia —
Si sdraja.
Salter. Come le bestie!