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La signora Onoria è a una delle finestre, da cui entrano i soliti rumori della via, che a mano a mano si vanno attutendo col declinare del giorno. Affacciata a una delle finestre delle case dirimpetto, si suppone ci sia qualche vicina, con cui la signora Onoria conversa; mentre Emma finisce di spolverare e rassettare lo studio.
Onoria. Eh sí, poi le dirò...
Pausa.
Pausa.
Pausa.
Emma. E vedrà che non la daranno neanche a lei.
Onoria (seguitando a parlar fuori). Eh, non s’è potuto prima.
Emma. Non sarà mica ogni giorno cosí, si spera!
Onoria (voltandosi a Emma). Che brontoli? Non mi fai capire!
Emma. Ma dico, di rifar le camere a quest’ora. È sera!
Onoria (tornando a parlar fuori). Il signor Nota sarà uno... Che vuole?
Si mette a ridere.
Pausa.
Pausa; poi precipitosamente:
Pausa; poi s’inchina e saluta con la mano.