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916 maschere nude


Ersilia. Oh vile! Tu saresti venuto a cercarmi anche nella stanza lí accanto a tua moglie.

Grotti. No, no.

Ersilia. Negalo! Come se non lo avessi fatto altre volte! E allora, tanto, non sentendomi riparata neanche lí...

Grotti. Perché volevi anche tu! Perché volevi anche tu!

Ersilia. NO! Perché avrei finito, dietro le tue tentazioni infami e le tue insistenze, per volerlo anch’io — ecco, cosí devi dire! — Esasperata, per non farlo sentire, di là, a tua moglie... — Ah, sono certa, ora, sono certa che una voce mi parlava dentro, mi diceva di quella seggiola, di non lasciarla lí, perché la bambina che giocava con le sue cosine sul terrazzo, avrebbe potuto montarci e precipitare dalla ringhiera! — Non le potei dare ascolto, a quella voce, perché tu — ti ricordi? — come un bruto, dalla porticina del terrazzo insistevi, insistevil E ora me la sogno, me la sogno sempre — la vedo — là — quella seggiola — nel sogno ne ho l’incubo — non faccio mai a tempo a levarla...

Scoppia in pianto. Pausa.

Grotti (assorto, come per un bisogno di veder la sua vita fuori di quell’orrore, mentre Ersilia séguita a piangere, convulsa, sommessamente). Io lavoravo... io ero... ero come lontano da me, sempre... tutto per gli altri... non pensavo che a lavorare; per colmare il vuoto che sentivo nella mia vita, della casa come la sognavo e che non avevo potuto avere, per la donna in cui m’ero incontrato, triste, infermiccia, sgarbata. Venisti tu... Come ti trattai, dapprima, come ti trattai?

Ersilia (teneramente, tra il pianto). Bene.

Grotti. Perché avevo bisogno, quanto piú mi sentivo angosciato da tutta la tristezza della mia vita, di far bene agli altri, di prendermi io tutto il peso, perché gli altri vi respirassero leggeri, nella vita. Per questo bisogno di renderla bella agli altri, almeno, perché io potessi goderne: io che non potevo. E come ti dipinsi agli occhi di lui, là, quando venne in crociera? che cosa non gli dissi di te, per farti bene, perché egli si innamorasse! Fui anche piú affettuoso che mai, allora, verso mia moglie, perché anche lei fosse contenta, e disposta a favorire il vostro innamoramento, la buona riuscita di quel mio disegno per la tua fortuna, fatto solo per