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894 | maschere nude |
Cantavalle. Vedrà che per forza riconoscerà che è la soluzione migliore.
Ludovico (avviandosi anche lui). Per adesso bisogna lasciarla tranquilla: soffre, si dibatte... Venga, venga.
Franco (davanti alla comune). Ma io credevo che, anzi, con la mia venuta...
Ludovico (a Cantavalle, spingendolo a uscire). Avanti, avanti.
Cantavalle. Grazie, Maestro.
Esce.
Ludovico (a Franco c. s.). Passi. — La sua venuta, anzi...
Via, con Franco, richiudendo dall’esterno la comune. La scena rimane per un momento vuota. Si sentono i rumori della via. Poi l’uscio in fondo s’apre, ed entra agitatissima nell’atto di riagganciarsi ancora il busto Ersilia, seguita dalla signora Onoria. La scena seguente va recitata con estrema concitazione.
Ersilia. No, no, voglio andarmene, voglio andarmene!
Onoria. Ma dove, dove vuole andarsene?
Ersilia. Non lo so! Andarmene!
Onoria. È una pazzia!
Ersilia. Sparire, sparire! Giú per la strada! Non lo sol
Prende il cappellino per rimetterselo.
Onoria (trattenendola). No, no; io non glielo lascerò fare!
Ersilia. Mi lasci, mi lasci! Non voglio piú restare qua!
Onoria. Ma perché?
Ersilia. Perché non voglio piú sentire, non voglio piú vedere nessuno!
Onoria. E vuol dire che domani lei non lo vedrà!
Ersilia. No, no, nessuno! Mi lasci andare, per carità.
Onoria. Nessuno! nessuno! Lo dirò io al signor Nota! Non dubiti!
Ersilia. Che colpa ho io se mi hanno salvata?
Onoria. Lei, colpa? Ma che dice, colpa?
Ersilia. M’accusano! m’accusano!
Onoria. No! Chi l’accusa?
Ersilia. Tutti, tutti! Non ha sentito?
Onoria. Ma no! Se è venuto per farsi perdonare!
Ersilia. Che perdonare! Ho parlato di lui, perché credevo di dover morire! Ora basta, ora basta!