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vestire gli ignudi | 891 |
Cantavalle. Alla buon’ora! Bravo! Questo è da galantuomo!
Ludovico. Avrebbe potuto pensarci prima, mi pare!
Franco. Ha ragione, sí, non pensavo... avevo voluto, voluto scordarmene... Ho passato giorni... Ma dov’è? Di là? Me la lascino vedere!
Ludovico. Ma non vorrei che in questo momento...
Franco. No; mi lasci parlare con lei, per carità!
Cantavalle. Sarebbe forse meglio prevenirla.
Ludovico. È a letto.
Cantavalle. Perché forse, la gioja...
Franco. Ma sta ancora male? Sta ancora male?
Ludovico. È svenuta, poco fa.
Cantavalle. E l’emozione, capirete, potrebbe...
Franco (farneticando). Non pensavo, non credevo che quel sogno... Dio mio, questa fine... — D’un colpo, attraverso la mia vita... Me l’ha spezzata... Tutte quelle grida di giornalai... Mi sono sentito come afferrare e gettare a terra... Grida, grida... La mia fidanzata, il padre di lei, la madre... Anche per la scala, gli inquilini... Corsi subito subito all’ospedale... Non me la lasciarono vedere... Che male, che male ho fatto a tutti! Vedo che tutto il mondo è pieno del male che ho fatto. Me ne sento schiacciare. Debbo riparare, debbo riparare!
Cantavalle. Ma sí, sí, bravo! Non ci vuol altro! È la soluzione migliore, e io ne sono felice, Maestro! Felice!
Viene fuori a questo punto dall’uscio in fondo con le mani per aria la signora Onoria facendo cenno di tacere. Subito richiude l’uscio e si fa avanti.
Onoria. Zitti! Zitti, per carità, ché ha sentito tutto!
Franco. Che ci sono qua io?
Onoria. Appunto, sí, e trema tutta, si contorce! Minaccia di buttarsi dalla finestra, se lei entra!
Franco. Come! Perché? Non mi perdona?
Cantavalle (contemporaneamente). Ma come! Anzi... dovrebbe...
Onoria. No! È un angelo! Dice che non vuole!
Ludovico. Che cosa non vuole?
Onoria (a Franco). Dice che lei deve ritornare dalla sua fidanzata!