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come prima, meglio di prima | 829 |
Zia Ernestina. Ma no! Che ti viene in mente?
Fulvia. Sí, sí, zia! Mi farebbe tanto piacere, rivedermi in lei, per un momento, com’ero all’età sua!
Zia Ernestina. Ma che idea, no!
Fulvia. È vero che mi somiglia poco...
Zia Ernestina. E come vuoi che lo faccia! Non lo farebbe mai!
Fulvia. Per non profanar quella veste davanti ai miei occhi? Forse hai ragione.
Zia Ernestina. E poi, io — ma figúrati! — Sai che mi troverò in un bell’impiccio, io, ora?
Fulvia. Oh! Non arrischiarti a lasciare trapelar nulla! Silvio è costernatissimo... Non m’ha raccomandato altro. Vuole che te ne vada via subito, anzi.
Zia Ernestina. Ah, come? Cosí subito?
Fulvia. Povera zia Ernestina, venuta per angariare l’intrusa, d’accordo con la nipotina!
Zia Ernestina. Ma no! Che dici?
Fulvia. Non t’ha chiamato lei? di’ la verità!
Zia Ernestina. No, ti giuro! Ero venuta soltanto per sapere...
Fulvia. Scusa, e il baule?
Ride.
Zia Ernestina (presa in trappola). Già... l’ho portato... Ma non potevo immaginare...
Fulvia. Non fa nulla; non fa nulla. E per me, anzi, ora... Ma bisognerebbe che tu sapessi fingere — ma proprio bene — senza mai tradirti...
Zia Ernestina. Dio mio... sarà difficile...
Fulvia. L’hai fatto per tanti anni!
Zia Ernestina. Già, ma non con te davanti!
Fulvia. Ecco: tu pensa sempre a ciò che fu tua nipote!
Zia Ernestina. No! Dio liberi!
Fulvia. Perché?
Zia Ernestina. Non ci ho mai pensato, trattando con Livia!
Fulvia. Appunto. Pensaci ora!
Zia Ernestina (con orrore). Trattando con te? Oh!
Fulvia. Non essere sciocca! Io non sono tua nipote! Ma