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818 | maschere nude |
di quell’anima santa, doveva sembrarle per forza un tradimento, cosí, all’improvviso, da un giorno all’altro.
Pausa.
Staccando:
Pausa.
Silvio. Per carità, per carità, Fulvia! Hai riconosciuto tu stessa la necessità di tacere — anche per te!
Fulvia. Proprio per me? Tu vuoi tacere per non offendere sua madre, ecco perché!
Silvio. Ma se sei tu!
Fulvia. Non è vero! Io per lei sono — questa — e non posso essere sua madre! Sono arrivata al punto di crederci io stessa! Mi pare, mi pare veramente figlia di quell’altra. È spaventoso! Fin dal primo momento che la vidi e dovetti frenare ogni impeto che mi lanciava ad abbracciarla, a rifarmela mia sul mio petto! Le parole riguardose che fui costretta a dirle, che lei quasi m’impose col suo contegno, sono rimaste — irremovibili — non solo, ma cosí, proprio — realtà — realtà — anche per me. La guardo, con quelle spallucce lí, con quell’aria, e non credo piú io stessa, proprio non sento piú, che glieli abbia fatti io, quegli occhi, quella bocca; come se veramente ci fosse stata qui un’altra,