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804 | maschere nude |
Fulvia. Lei — o un’altra — se l’ho già in me, per me è la stessa!
Silvio. Fulvia, che dici?
Mauri. Come! — Tu dunque...?
Fulvia. E perché sono cosí spensierata? — Per questo! Non vedi che non m’importa piú di niente?
Mauri. Ti sei lasciata riprendere da lui?
Silvio (levandosi ormai d’ogni ambascia, d’ogni dubbio, con animo fermissimamente risoluto). Ah — se è cosí — senz’altro, allora!
Fulvia. Che cosa?
Mauri (quasi tra sé). Ma questo è un tradimento!
Silvio. Avevo già pensato — prima che tu dicessi questo — che c’era forse un mezzo — uno solo — per riparare!
Fulvia. Che mezzo? Se mi hai uccisa per lei!
Silvio. No — c’è! c’è! — E ora, senz’altro, bisogna che tu lo accetti, per quanto possa esser duro per te e per me.
Fulvia. E sarebbe?
Silvio. Verrai con me!
Mauri. NO, Flora! Non farlo! non farlo!
Silvio. Lei ora lo farà!
Fulvia (a Mauri, per rassicurarlo). Aspettate!
Al marito, con aria di sfida:
Silvio. Dove? A casa!
Fulvia. E come?
Silvio (subito, con forza). Come moglie! come moglie!
Fulvia. E se c’è lei che mi crede morta?
Silvio. Ecco, sí — questo è duro — e irreparabile! — Ma bisogna superar questo, nel solo modo in cui è possibile!
Fulvia. Non capisco come dici!
Silvio. Ma che tu sii moglie, anche se in apparenza per lei non potrai esser madre!
Fulvia. Moglie senz’esser madre? Ah, tu intendi «un’altra»?
Mauri (subito). È una barbarie! è una barbarie!
Fulvia. Ma io non sono un’altra!
Silvio. Certo! Sarà solo apparenza! Tu sarai pure la madre!
Fulvia. E lei mi crederà la matrigna?
Mauri. Non accettare, Flora! non accettare! È una barbarie!