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l’uomo, la bestia e la virtú 749


permette, niente! in qualità di professore, solo in qualità di professore...

Perella. Ne vorrebbe dare a Nonò?

Paolino. Non oggi! ah, non oggi! Lei l’ha castigato, e ha fatto benone! Dico, conservargli la sua porzione, se lei permette, badi! per domani. Tutta questa bianca! Gliel’avevo promesso in premio, ecco... come professore...

Perella (battendo con la nocca di un dito sulla tavola, tutto contento dellafreddura che staperdire). Vede? vede? Non gliel’ho detto, io, che il suo metodo è troppo dolce? Eh, piú dolce di cosí!

(E scoppia a ridere, lui per il primo).

Paolino (ridendo a freddo, mentre la signora Perella gli fa eco). Ah... già... benissimo... E di questa metà qua, ora, ecco, facciamo cosí...

Perella. Ma che cosí! La dà tutta a me? Ma no!

Paolino. La prego! Perché sa? la crema, a me... mi... mi... non mi... insomma, non mi... come dico?... ecco, sí... mi... mi fa acidità, ecco... acidità di stomaco... Quanto meno ne mangio, meglio è... Lei ha mangiato poi cosí poco!

Perella (mangiando a gran boccate). Buona... buona... Ah, buona... buona... buona... buona! Bravo, professore!

Paolino. Lei non sa il piacere che mi sta facendo in questo momento!

Signora Perella. Ne fa tanto anche a me, quando lo vedo mangiare cosí di buona voglia...

Paolino. Vuole anche quest’altro pezzo? Guardi, non l’ho ancora toccato!

Perella. No... no...

Paolino. Per me, senza cerimonie... Mi farebbe male, gliel’assicuro!

Perella. Ne prendo, se mai, un tantino della porzione di Nonò. Mi sembra troppa!

Paolino. No, guardi, proprio mi fa un piacere, se prende la porzione mia...

Perella. Oh! Se a lei fa male... dia qua!

La prende e mangia anche quella.

Non c’è pericolo che faccia male a me! Ne potrei mangiare due volte tanto, tre volte tanto, non mi farebbe niente!

Alla moglie