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Paolino (cercando di rimediare). Sí... dico che... che sia di... di suo gradimento, ecco... speriamo che... che le piaccia!

Νοnò. A me, tanto, sai? tanto!

Si mette ginocchioni sulla sedia.

Guarda! Guarda qui! Questa qui! Questa nera!

Perella. Giú a sedere, perdio!

Nonò eseguisce.

Paolino (

sudando freddo

). E non facciamo storie, sai, Nonò! Non cominciamo con quella nera; se no, mi fai pentire d’averlo portato! Tu di quella nera lí non devi neanche assaggiarne!

Νοnò. Perché?

Paolino. Perché no! Perché mamma mi ha detto che... che soffri di un po’ di riscaldamento, è vero, signora? qua, allo stomaco... ed il cioccolatto per te, in questo momento...

Νοnò. Ma no! Io? La mamma! Soffre di stomaco la mamma, non io!

Paolino (subito). Nonò!

Signora Perella (con altra voce). Nonò!

Perella (con altra voce). Nonò! insomma, finiamola!

Paolino. Se l’ho fatto fare apposta, figliuolo mio, cosí metà e metà...

Νοnò. Ma a me piace quella col cioccolatto!

Perella. E avrai di quella col cioccolatto, sta’ zitto! Tanto, a me non piace!

Paolino (spaventato, subito). Come! A lei non piace? il cioccolatto?

Perella. No... cioè, cosí... poco! Preferisco quell’altra...

Paolino (sentendosi cascar l’anima e il fiato). Oh Dio...

Perella. Che cos’è?

Paolino. Niente... Niente... vedo che... mi... mi sono ingannato... e...

Perella. Ma non si confonda! Mangio di tutto, io! mangio di tutto! La questione è, che qui, mi pare che si mangiano soltanto chiacchiere! Dov’è Grazia! Che fa? che fa?

Scrolla la tavola.

Che fa?

Grazia rientra con l’altro servito.