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l’uomo, la bestia e la virtú | 741 |
gli occhi e la bocca sbarrati nello scorgerla conciata a quel modo. La madre, allora, ha congiunto pietosamente le mani per pregarlo di non gridare il suo spavento e il suo stupore; poi, assalita dalla solita contrazione viscerale, ha spalancato la bocca come un pesce e s’è recato subito il fazzoletto alla bocca, lasciando Nonò sbigottito a scuotere le manine per aria.
Perella (come pentito chiamando). Qua, Nonò!
Si volta, scorgendolo nell’atto di scuotere le manine
Guarda verso la moglie.
Scorgendola cosí dipinta e scollata
Oh! e come... tu?...
Scoppia in un’interminabile, fragorosa, faticosissima risata, durante la quale il signor Paolino, alle sue spalle, serra lepugna, convulso; le apre, artigliate, per la tentazione di saltargli addosso e strozzarlo; mentre la signora Perella, avvilita, mortificata, atterrita, guarda a terra.
Le s’appressa, la prende per una mano; e la contempla sempre ridendo.
Le vede il seno scoperto.
Voltandosi verso il signor Paolino
Paolino (frenando a stento l’indignazione, con sorrisi spasmodici). Nien... niente affatto!... Scusi, perché? Vedo che... che la signora s’è... s’è messa con una certa cura...
Perella. Cura? La chiama cura, questa, lei? S’è mascherata! S’è...