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l’uomo, la bestia e la virtú 741

gli occhi e la bocca sbarrati nello scorgerla conciata a quel modo. La madre, allora, ha congiunto pietosamente le mani per pregarlo di non gridare il suo spavento e il suo stupore; poi, assalita dalla solita contrazione viscerale, ha spalancato la bocca come un pesce e s’è recato subito il fazzoletto alla bocca, lasciando Nonò sbigottito a scuotere le manine per aria.

Perella (come pentito chiamando). Qua, Nonò!

Si volta, scorgendolo nell’atto di scuotere le manine

Oh! e che fai?

Guarda verso la moglie.

Che cos’è?

Scorgendola cosí dipinta e scollata

Oh! e come... tu?...

Scoppia in un’interminabile, fragorosa, faticosissima risata, durante la quale il signor Paolino, alle sue spalle, serra lepugna, convulso; le apre, artigliate, per la tentazione di saltargli addosso e strozzarlo; mentre la signora Perella, avvilita, mortificata, atterrita, guarda a terra.

Come ti... come ti sei impiastricciata? ah! ah! ah! ah! ah! una bertuccia... ah! ah! ah! ah!... una bertuccia vestita, sull’organetto... parola d’onore!

Le s’appressa, la prende per una mano; e la contempla sempre ridendo.

Uh... ma guarda!...

Le vede il seno scoperto.

Uh... abbondanza!... E che cos’è?

Voltandosi verso il signor Paolino

Professore!... Ah! ah! ah! ah! E non ne è sbalordito anche lei, di questo magnifico spettacolo?

Paolino (frenando a stento l’indignazione, con sorrisi spasmodici). Nien... niente affatto!... Scusi, perché? Vedo che... che la signora s’è... s’è messa con una certa cura...

Perella. Cura? La chiama cura, questa, lei? S’è mascherata! S’è...