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l’uomo, la bestia e la virtú | 737 |
Signora Perella. Èccoti, èccoti...
Paolino. Ah... be... benissimo... sí... be... benissimo...
Se non che, la signora Perella, col volto cosí nascosto scoppia in pianto.
Subito, intenerendosi e abbracciandola:
Signora Perella. Giovasse almeno!
Paolino. Cosí no, di certo! Devi persuadertene! Cosí non giova a nulla! No! Sorridente... sorridente, cara! Pròvati, fòrzati a sorridere!
Signora Perella. E come, Paolino?
Paolino. Come? Ecco... cosí... guarda...
Sorride a freddo, smorfiosamente.
Signora Perella. Ma non posso, cosí...
Paolino. Sí... sí... Ecco... guarda... Che vuoi che ti faccia per farti ridere? qualche piccolo lezio da scimmia?
Eseguisce.
La signora Perella ride tra le lacrime d’un riso convulso.
Eseguisce e la convulsione di riso della signora Perella cresce.
Eseguisce e la convulsione della signora arriva fino allo spasimo.