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732 | maschere nude |
alzando le braccia al cielo
Signora Perella. Non ne ho!
Paolino. E allora quella di seta giapponese, che ti sta tanto bene!
Signora Perella. Ma è accollata...
Paolino. Scòllala! In nome di Dio, scòllala! Non ci vuol nulla... Ripieghi in dentro i due lembi, qua davanti; ci appunti, su giro giro, un merletto... Ma àprila bene, mi raccomando!... molto, molto! almeno fin qua...
Indica sul seno di lei, molto giú.
Signora Perella (inorridita). No! Tanto?
Paolino. Tanto! Tanto! Da’ ascolto a me!
Signora Perella (c. s.). Ma tanto, no!
Paolino. Tanto, sí; se no, ti dico che è poco! E pèttinati un po’ meglio, per carità! con qualche ricciolino sulla fronte. Uno lungo, qua, in mezzo alla fronte, a gancio! E due altri qua, che s’allunghino sulle gote, a gancio!
Signora Perella (c. s. non comprendendo). A gancio? Oh Dio, come a gancio? Perché?
Paolino. Perché sí! Da’ ascolto a me! Non farmi perder tempo in spiegazioni! A gancio è cosí
glielo mostra col dito, contraendolo,
indica la fronte, poi la guancia destra, poi la sinistra.
La spinge verso l’uscio a destra.