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l’uomo, la bestia e la virtú | 729 |
nascosto, il tuo professore — (oh, non dirne nulla a papà, bada!) — te la do, perché se non ti meriti i nove e i dieci, un premio pure te lo meriti per i progressi che fai...
Νοnò. Come mi hai scritto nel libro?
Paolino. Ecco, sí... benissimo! Come ti ho scritto nel libro.
Entra Grazia dalla comune. È una vecchia dalla burberafaccia cavallina.
Grazia. La signora non c’è?
Paolino (indicando l’uscio a destra). La signora credo sia di là, Grazia.
Grazia. E allora ci vada lui
indica Nonò
Νοnò (subito, scattando). Il marinajo? È arrivato papà! Vado a bordo! vado a bordo!
S’avvia correndo per la comune.
Paolino. No, che fai, Nonò? Vieni qua! Bisognerà prima avvertirne la mamma.
Νοnò. La mamma lo sa! lo sa!
Fa per uscire.
Paolino. Férmati, ti dico!
A Grazia:
Νοnò. Ma se lo sa, Dio mio!
Grazia (andando a picchiare all’uscio a destra, borbotta): Quante storie! quante storie!
Picchia all’uscio e, senza neanche aspettar la risposta, entra.
SCENA SECONDA
Detti, la signora Perella, il Marinajo.
Νοnò (che s’è fermato presso la comune, grida verso l’interno): Marinajo! Marinajo! vieni qua!
Marinajo (entrando subito). Eccomi qua!