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l’uomo, la bestia e la virtú | 713 |
Νοnò (solito gesto col dito, poi): Non ce n’è bisogno.
Signora Perella. Come non ce n’è bisogno?
Νοnò. Ma l’ha detto lui.
A Paolino:È vero?
Paolino. Verissimo, verissimo! Vai, vai, Nonò.
Νοnò. Vieni anche a tavola con noi?
Paolino. Sí e ti porterò le pasterelle che ti piacciono.
Νοnò. Sí, sí... Addio! Presto, eh?
Paolino. A rivederla tra poco, signora.
Piano:
Signora Perella. A rivederla!
Esce per la comune con Nonò, accompagnata dal signor Paolino. La scena resta vuota un momento.
SCENA SETTIMA
Paolino, il Dottor Pulejo, poi Giglio e Belli.
Paolino (dando passo al dottor Pulejo). Entra, entra, dottore...
Lo fa entrare; entra anche lui.
Gl’indica una poltrona.
Pulejo (bell’uomo, sui trent’anni, biondo, con gli occhiali). Seggo? Ah no davvero! Ho bisogno d’andare a dormire, io, caro mio!
Paolino. E io ti dico, invece, che te ne puoi scordare per oggi!
Pulejo. Che?
Paolino. Ho da parlarti d’una cosa gravissima!
Pulejo. E vuoi che non vada a dormire? Tu sei matto!
Paolino. Sei medico, sí o no?
Pulejo. Ah. Hai forse bisogno della mia professione?
Paolino. Sí, subito!
Pulejo. E va bene: parla.
Paolino. Parlo... già! parlo... Ti dico che si tratta d’una cosa gravissima, e vuoi che ti parli cosí, su due piedi, mentre mi dici che hai sonno e che vuoi andare a dormire?