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706 | maschere nude |
Poi, con un sorriso da scemo, guardando e indicando a Paolino la madre che, appena seduta, apre la bocca come un pesce:
Paolino (rivoltandosi di scatto). Chi? come? la bocca?
Spaventato alla vista della bocca aperta della signora:
E accorre a lei, che, alzandosi col fazzoletto alla bocca, ora, si reca in fondo alla scena, presso l’uscio dello sgabuzzino.
Signora Perella (appoggiandosi sfinita a uno degli scaffali, col fazzoletto sempre alla bocca e facendo cenni disperati a Paolino di non accostarsi e di badare per amor di Dio a Nonò). Per carità... per carità...
Νοnò (a Paolino che si volge a lui come basito, placidamente e sorridente). Da tre giorni apre la bocca cosí!
Paolino. Ah, ma non è niente sai, caro Nonò... Niente! La... la mamma... la mamma sbadiglia — ecco. Cosí... —
sbadiglia.
Nonò (facendo prima il solito verso col dito, e poi con lo stesso dito, accennando allo stomaco). È cosa che le viene di qua.
Paolino (con un grido). No! Benedetto figliuolo, che dici?
Nonò. Ma sí, sí, debolezza di stomaco. L’ha detto lei!
Paolino (rifiatando). Ahhh — già... — ecco, sí — debolezza, va bene. Un po’ di debolezza di stomaco, Nonò! Nient’altro!
Signora Perella (gemendo dal fondo della scena). Ah! per carità...
Nonò. E ora sputa dentro il fazzoletto, guarda! tanto tanto!
Signora Perella. Per carità...
Paolino. Ma Nonò! insomma? Sei impazzito? Sono cose che si dicono, queste?
Nonò. Perché no?
SIGNORA Perella (lamentosa, senza forza di parlare). Le dice... le dice anche davanti alla persona di servizio...
Nonò. E che male c’è?
Paolino. Nessun male, no! Ma scusa, ti pare buona educazione, davanti a una persona di servizio?
Signora Perella (c. s.). E al padre! Subito lo dirà al padre, appena lo vedrà arrivare!