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700 maschere nude


SCENA TERZA

Paolino, poi Giglio e Belli.

Paolino. Dio, che gente! Dio, che gente!... Ma com’è? Tutti cosí?

Giglio (dall’interno). Permesso, signor professore?

Paolino. Uh, ecco già la prima lezione. Avanti!

Entrano coi libri sotto braccio, e con le sciarpe di lana al collo uno, rossa; l’altro, turchina Giglio e Belli. Hanno anch’essi un aspetto bestiale che consola: Giglio, da capro nero, e Belli, da scimmione con gli occhiali.

Giglio. Buon giorno, signor professore.

Belli. Buon giorno, signor professore.

Paolino. Buon giorno. Sedete.

Indica la scrivania.

Giglio (sedendo). Grazie, signor professore.

Belli (sedendo). Grazie, signor professore.

Paolino (sedendo anche lui e rifacendo loro il verso, prima all’uno poi all’altro, accennando un inchino). Non c’è di che, caro Giglio! Non c’è di che, caro Belli!

Li guarda e sbuffa esasperatamente.

Ahhh!

Prendendosi la testa tra le mani:

Dio mio! Dio mio! Dio! Dio! Dio! Io veramente credo che la vita fra gli uomini, tra poco, non mi sarà piú possibile!

Giglio. Perché, signor professore?

Belli. Dice per noi, signor professore?

Paolino (tornando a guardarli con ira contenuta). Ma quant’anni avete?

Giglio. Diciotto, signor professore!

Belli. Diciassette, signor professore!

Paolino (tentennando il capo in contemplazione del loro aspetto bestiale). E già cosí uomini tutti e due! Dite un po’: come si dice in greco commediante?

Giglio. In greco?