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676 maschere nude


Commesso viaggiatore. Ma gridavano abbasso!

Luca. Già. Non lo vogliono. Costanova è un gran paese, caro signore. Faccia conto che l’Universo, tutto cosí com’è, gli graviti intorno. Si affacci alla finestra e guardi il cielo. Le stelle, sa perché ci stanno? per sbirciare sulla Terra Costanova. C’è chi dice che ne ridono; non ci creda: sospirano tutte dal desiderio d’avere in sé ciascuna una città come Costanova. E sa da che dipendono le sorti dell’Universo? Dal Consiglio comunale di Costanova. Il Consiglio comunale è stato sciolto, e per conseguenza l’Universo è tutto scombussolato. Lo può vedere dalla faccia di Paroni. La guardi, la guardi, là, dai vetri di quell’uscio.

Commesso viaggiatore (fa per accostarsi all’uscio e si ferma). Ma sono opachi!

Luca. Ah, già. Non ci pensavo.

Commesso viaggiatore. Lei non fa parte della redazione del giornale?

Luca. No. Simpatizzo. O meglio, simpatizzavo. Sto per andarmene, io, caro signore. E siamo parecchi, sa, malati cosí a Costanova. Due miei fratelli, prima che se n’andassero anche loro, facevano parte della redazione. Io ho fatto fino all’altro jeri lo studente di medicina. Sono tornato questa mattina per morire a casa mia. Lei vende carta da giornali?

Commesso viaggiatore. Sí, anche da giornali. A prezzi di concorrenza.

Luca. Perché si stampino giornali in piú gran copia?

Commesso viaggiatore. Creda che la questione del prezzo della carta, nelle presenti condizioni del mercato...

Luca (fermandolo). Ne sono convinto. E se sapesse che consolazione è per me pensare che lei andrà ancora in giro, chi sa per quanti anni, di paese in paese, offrendo a prezzi di concorrenza la carta della sua cartiera ai giornaletti settimanali di provincia! Pensare che ricapiterà qui, fra dieci anni forse, di sera, come adesso, e rivedrà qua questo divanaccio, ma senza me, e la città di Costanova forse pacificata...

Sopravvengono dalla comune in gran subbuglio tre dei redattori corsi poc’anzi dietro la dimostrazione popolare, gridando: