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il piacere dell’onestà | 651 |
male! E se lei può rivolgergli con tanta fierezza codesta domanda, guardi che non lui, ma io debbo sentirmi mancare perché vuol dire che veramente la condizione di quest’uomo s’è fatta intollerabile. E se si è fatta intollerabile la sua, diventa, per conseguenza, intollerabile la mia!
Agata. Perché, la vostra?
Baldovino (le volgerà un rapido sguardo di profonda intensità e subito abbasserà gli occhi, turbato, come smarrito). Ma perché... se io divento uomo davanti a lei... io... io... non potrei piú... — ah, signora... m’avverrebbe la cosa piú trista che si possa dare: quella di non potere piú alzar gli occhi a sostenere lo sguardo degli altri...
Si passerà una mano sugli occhi, sulla fronte, per riprendersi:
Amaramente:
indicherà Agata
Porgerà a Fabio i cartoncini che ha mostrato.
Fabio. Che volete che me ne faccia?
Baldovino. Li laceri: sono l’unica prova per me! Il danaro è in cassa, fino all’ultimo centesimo.
Lo guarderà fermo negli occhi; poi, con forza e con durezza sprezzante:
Fabio (rivoltandosi come sferzato in faccia). Io?
Baldovino. Lei, lei, lei.