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646 | maschere nude |
SCENA ΝΟΝΑ
Detti, meno Baldovino.
Agata. Ma non si è disposto? io non so...
Maddalena. Sí. È tutto pronto di là! tutto... cosí bene!
Fabio. Ce n’è una nuova!
Parroco. Il signor Baldovino... già...
Maddalena. Non vuole che si faccia piú in casa il battesimo!
Agata. E perché non vuole?
Maddalena. Ma perché, dice...
Parroco. Permette, signora? Veramente non ha detto che non vuole. Vuole che decida lei, signora, perché sopratutto ha detto il bambino appartiene alla madre. Sicché, se lei vuole, signora, che si celebri in casa...
Maddalena. Ma sí! Come s’era rimasti!
Parroco. Io veramente non ci trovo nulla di male.
Fabio. S’è fatto in tante case!
Parroco. E l’ho fatto notare, è vero? l’ho fatto anche notare al signor Baldovino!
Agata. E allora? Non so su che cosa debba decidere io.
Parroco. Ah, ecco... Perché il signor Baldovino ha fatto osservare e giustamente, bisogna riconoscerlo! con un senso di rispetto che gli fa molto onore ha fatto osservare che il battesimo certamente avrebbe maggior solennità celebrato in chiesa nella sua sede degna; anche per non offendere... ah! ha detto una parola veramente bella! «senz’alcun privilegio» ha detto «che offenderebbe l’atto stesso che si fa compiere al bambino». — Come principio!... Come principio!...
Agata. Ebbene, se lei approva...
Parroco. Ah, come principio, signora, non posso non approvare!
Agata. Dunque si faccia come vuol lui.
Maddalena. Ah! Come? Approvi anche tu?
Agata. Ma sí che approvo, mamma!
Parroco. Come principio, io dico, signora; ma poi...
Fabio. Non vi sarebbe nessun’offesa!
Parroco. Oh, certo! nessuna! che offesa?
Fabio. C’è solo il gusto di guastare una festa!