Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/616

602 maschere nude


Leone (resta assorto in una cupa gravità, e non si muove. Lunga pausa).

Filippo (entra dall’uscio a sinistra col vassojo della colazione e va a deporlo su la tavola apparecchiata. Poi, nel silenzio tragico, lo chiama con voce cupa). Oh!

Come Leone si volta appena, gl’indica con un gesto incerto la colazione:

È ora.

Leone, come se non udisse, non si muove.


TELA