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Barelli (ridendo alla vista di tutto quell’armamentario chirurgico disposto dal dottore sul tavolino). Oh oh oh oh, guarda guarda, Venanzi, l’ha apparecchiato davvero!

Guido (irritato). Perdio, no! Non c’è niente da riderel

A Spiga:

L’ha visto?

Spiga. Chi? Scusi... Quod abundat non vitiat...

Guido. Le domando se Leone ha visto questo bello spettacolo qua.

A Barelli:

Tu capisci che ha bisogno della massima calma, e...

Spiga. Ah, nossignore! Non ha visto ancora niente.

Guido. E dov’è?

Spiga. Mah... pare che non si sia ancora alzato.

Barelli. Come?

Guido. Non è ancora alzato?

Spiga. Pare, dico, non so... Qua non s’è fatto vedere.

Guido. Ma perdio, subito! Sarà alzato, di sicuro. Ci manca appena un quarto d’ora!

A Filippo:

Vai subito a dirgli che noi siamo qua!

Barelli. È magnifico!

Guido (a Filippo, rimasto immobile, aggrondato). Non ti muovi?

Filippo. Alle sette e mezzo.

Guido. Va’ al diavolo!

Si precipita verso l’uscio in fondo.

Spiga. Ma sarà alzato...

Barelli. È magnifico, parola d’onore!

Guido (picchia forte all’uscio in fondo e tende l’orecchio). Ma che fa? dorme?

Ripicchia piú forte, e chiama:

Leone! Leone!

Ascolta:

Dorme ancora! Signori miei, dorme ancora!

Ripicchia, fa per aprire la porta.

Leone? Leone?