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564 | maschere nude |
Lo guarda con occhi ridenti da pazza
Gli mostra il biglietto del Miglioriti.
Guido. Lo so! Lo conosco bene... Ma che vorresti fare ora?
Silia. L’ho qui, ti dico! Per lui!
Allude al marito.
Guido (guardandola, atterrito). Silia...
Le s’appressa per toglierle il biglietto.
Silia (riparandolo). Che? Voglio vedere se non son buona da procurargli... almeno almeno qualche fastidio!
Guido (c. s.). Ma sai tu chi è questo signore?
Silia. Il marchese Aldo Miglioriti.
Guido. Per carità... per carità, levati codesto pensiero dalla mente!
Silia. Io non mi levo nulla! M’ha lasciato qua l’amante che non poteva difendermi? Ci penserà lui!
Guido. Ah, no, sai! Io te lo impedirò a ogni costo!
Silia. Tu non impedirai niente! Già, non puoi...
Guido. Oh, vedrai!
Silia. Ce la vedremo domani!
Forte, staccando, imperiosamente:
Guido (cupo, minaccioso). Me ne vado.
Silia (subito, imperiosa). No!
Pausa. Con altra voce:
Guido (senza arrendersi, accostandosi). Che vuoi?
Silia. Che voglio... che voglio... Non voglio piú vederti cosí...
Pausa. — Ride tra sé, forte; poi:
Guido. Ma sí, scusa: volevo dirti questo appunto; non ne hai ragione.
Silia (di nuovo recisa, imperiosa, non volendo ammettere discussioni su questo punto). Ah, no! questo, no!