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l’uomo dal fiore in bocca 533


s’è fatto uno sgraffio qua, sul labbro, e poi m’ha preso la testa e mi voleva baciare... baciare in bocca... Perché dice che vuol morire con me.

Pausa.

È pazza...

Poi con ira:

A casa io non ci sto. Ho bisogno di starmene dietro le vetrine delle botteghe, io, ad ammirare la bravura dei giovani di negozio. Perché, lei capisce, se mi si fa un momento di vuoto dentro... lei lo capisce, posso anche ammazzare come niente tutta la vita in uno che non conosco... cavare la rivoltella e ammazzare uno che come lei, per disgrazia, abbia perduto il treno...

Riderà.

No no, non tema, caro signore: io scherzo!

Pausa.

Me ne vado.

Pausa.

Ammazzerei me, se mai...

Pausa.

Ma ci sono, di questi giorni, certe buone albicocche... Come le mangia lei? con tutta la buccia, è vero? Si spaccano a metà; si premono con due dita, per lungo... come due labbra succhiose... Ah, che delizia!

Riderà. Pausa.

Mi ossequi la sua egregia signora e anche le sue figliuole in villeggiatura.

Pausa.

Me le immagino vestite di bianco e celeste, in un bel prato verde in ombra...

Pausa.

E mi faccia un piacere, domattina, quando arriverà. Mi figuro che il paesello disterà un poco dalla stazione. - All’alba, lei può fare la strada a piedi. - Il primo cespu-